Se il vostro piccolo quest’anno compie tre anni, molti di voi staranno già tirando un sospiro di sollievo al pensiero di poter contare su un servizio educativo che, quando è pubblico, vi consente di non dovervi più svenare come purtroppo spesso accade a chi usufruisce dei Nidi d’Infanzia, soprattutto quelli privati.
Tuttavia la Scuola dell’Infanzia, altrimenti nota come “l’asilo”, non rientra nell’istruzione obbligatoria, e di fatto il numero di bambini ammessi ogni anno è limitato, e l’accesso condizionato da graduatorie elaborate ogni anno sulla base delle iscrizioni pervenute.
Sul territorio fiorentino le possibilità nel pubblico sono rappresentate da 30 Scuole dell’Infanzia comunali e 45 statali, distribuite nei cinque quartieri. Viene spontaneo chiedersi subito quali siano le differenze, tuttavia non esiste una risposta univoca in tal senso, poiché sono soggette entrambe alle indicazioni generali del Ministero dell’Istruzione, sebbene questo avvenga in modo indiretto nel caso di quelle comunali. Con questa guida intendiamo dare ai genitori una serie di indicazioni valide per tutte le Scuole dell’Infanzia pubbliche, poiché crediamo che la scelta si basi soprattutto sulle caratteristiche della singola scuola, e non sull’ente pubblico di riferimento.
Vediamo dunque cosa è bene sapere.
Le sezioni e le insegnanti
Le sezioni, ossia le diverse classi di bambini, possono essere organizzate in modo eterogeneo (bambini di 3-4-5 anni) oppure omogeneo (classi formate solo da bambini di 3 anni, o di 4, o di 5). Mentre le Scuole del Comune di Firenze hanno ufficialmente optato per classi disomogenee sulla base di precise finalità educative, nelle statali una regola sembra non esserci, ma se andiamo a vedere prevalgono le classi omogenee.
Ci sono di solito 2 docenti per ogni classe, e ciascuna classe conta di solito una media di 25 bambini. La compresenza delle due insegnanti è garantita solo sull’ora del pranzo, durante il quale sono sempre e comunque coadiuvate dal personale non docente, che ha anche mansioni di sorveglianza e di aiuto ai bambini nell’igiene personale.
Alle insegnanti si affiancano per alcune ore alla settimana insegnanti esperti, che a seconda delle scelte della scuola organizzano attività di psicomotricità, lingua straniera, religione (facoltativa) e musica.
La giornata alla Scuola dell’Infanzia
Fatte salve le peculiarità delle singole scuole in termini di organizzazione del tempo e delle attività, ossia il modo in cui ciascun istituto mette in pratica il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa), la giornata all’asilo ha uno svolgimento uniforme in tutte le strutture pubbliche. Ingresso dalle 8:30 alle 9:00, uscita dalle 16:00 alle 16:30. In caso di tempo ridotto, l’uscita è fissata alle 12:30 senza diritto al servizio mensa. In caso di bisogno, è possibile richiedere l’ingresso anticipato (8-8:10) o l’uscita posticipata (17:00).
Nei primissimi mesi di inserimento, laddove si scelga il tempo pieno, viene solitamente data la possibilità ai bambini più piccoli di uscire subito dopo pranzo, ossia dalle 13:00 alle 13:30. Questo farà star tranquille le mamme dei bambini molto “affezionati” al pisolino pomeridiano.
La mensa
Intorno alle 12:30 è servito il pranzo, che arriva da cucine esterne dislocate generalmente a pochissimi chilometri da un piccolo gruppo di scuole, e che forniscono pasti attentamente calibrati da una commissione specifica incaricata di controllarne l’equilibrio nutrizionale e la qualità. Il servizio di refezione è a carico del Comune di Firenze sia per le Scuole dell’Infanzia Statali che per quelle Comunali. All’ingresso delle scuole viene posto in visione per i genitori un menu strutturato su moduli di 4 settimane, che si ripete ogni mese con i dovuti aggiustamenti stagionali. Sul portale del Comune si possono scaricare i menù (estivo e invernale) con le grammature.
Il riposino
Nelle scuole che hanno spazi adeguati, viene solitamente allestita una stanza adibita ad attività “tranquille”, dove molto spesso i piccolini riescono a schiacciare un pisolino dopo pranzo, benché questo passaggio non faccia parte di una routine consolidata come al Nido d’Infanzia. Spesso si ha ancora in testa la giornata del Nido, e il primo impatto con la realtà dell’asilo dà grande ansia a molti genitori. E’ importante che in questo senso si adeguino le aspettative e si ricordi che i nostri bambini sono chiamati a passare da una struttura di “accudimento” ad una struttura “educativa”.
Ammissione e Iscrizione
L’iscrizione è possibile per tutti i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre. La domanda può essere fatta anche per quelli che compiono tre anni entro il 30 aprile dell’anno successivo, tuttavia in graduatoria saranno in coda agli altri laddove i posti disponibili fossero appena sufficienti a soddisfare le richieste dei bambini che invece compiono tre anni nell’anno in corso.
L’ammissione dei cosiddetti “anticipatari” resta comunque soggetta, come si legge sulla circolare ministeriale, “alla disponibilità dei posti e all’esaurimento di eventuali liste di attesa; alla disponibilità di locali e dotazioni idonee sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore a tre anni; alla valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle modalità dell’accoglienza”.
L’iscrizione si effettua nel mese di febbraio, presentando la domanda alla scuola interessata. In caso di mancata ammissione, è dovere dell’istituto avvertire tempestivamente la famiglia affinché abbia modo di trovare un’alternativa.
L’iscrizione alle scuole dell’infanzia statali deve essere effettuata solitamente entro la fine del mese di febbraio, come per le scuole dell’infanzia comunali, alle quali si può inoltrare la domanda online oppure recandosi presso la sede della Direzione Istruzione – Servizi all’Infanzia – Via Nicolodi 2 – II piano stanza n. 76 e n. 77 tutti i giorni dal lunedì al venerdì con il seguente orario: Lunedi- Mercoledì e Venerdi – dalle ore 8,30 alle ore 13,00 – Martedì e Giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00. Per dettagli si rimanda al sito del Comune di Firenze.
Tariffe
Una volta ammessi, la frequenza alla Scuola dell’Infanzia è gratuita. Ciò che resta da pagare sono i servizi complementari, quale la refezione, il trasporto alunni dove possibile, e i servizi pre e post-scuola.
Le tariffe sono calcolate in base all’ISEE della famiglia, e oscillano fra zero e € 4,90 al giorno per la refezione, da zero a € 28 mensili per i servizi pre e post-scuola, da zero a € 30 euro mensili per il servizio scuolabus (dati dell’anno scolastico 2013/14 – ndr). In tutti i casi, questi importi sono da pagarsi mensilmente con bollettino postale.
Ai fini della riduzione tariffaria per motivi reddituali, si richiede di presentare l’ISEE entro la fine del mese di settembre. Ovviamente, data l’importanza dell’argomento in oggetto, si consiglia di far riferimento al sito del Comune.
La scelta: quali considerazioni fare?
Posto che il criterio principale di ammissione ad una certa scuola è la zona di residenza, per cui avremo tante più possibilità di essere accontentati quanto più optiamo per una scuola della nostra zona, possiamo elencare alcune considerazioni che è importante fare, magari a seguito di una visita alla struttura da effettuare durante gli appositi OPEN DAYS, che solitamente si svolgono nel mese di gennaio.
- Gli spazi. Valutate l’ampiezza e la luminosità delle aule, la disponibilità di servizi igienici adeguati, la presenza di spazi accessori quali stanze-laboratorio, palestrine per psicomotricità, teatrini interni, e, una su tutte, il giardino. Un grande giardino, possibilmente ombreggiato, sarà una risorsa fenomenale per insegnanti fantasiose e capaci, che potrebbero allestire un piccolo orto e usarlo per attività di raccolta di materiali naturali. Ma esso rappresenterà soprattutto uno spazio fondamentale per dare ai bambini la possibilità di dar sfogo alla loro naturale esuberanza e al bisogno di correre, semplicemente.
- La posizione. Certe strutture hanno spazi esterni invidiabili ma collocati in modo infelice. Valutatene la posizione rispetto a strade trafficate, e notate se eventualmente ci sono barriere che lo proteggono dall’inquinamento acustico.
- Il numero di sezioni. Nelle piccole scuole è di solito più facile creare un rapporto di familiarità con il personale e con le altre famiglie. I bambini si sentiranno più a loro agio se anche le insegnanti delle altre classi e le assistenti conoscono tutti per nome. Per molti di voi potrebbe essere anche più facile stringere qualche amicizia con altre famiglie, se fuori dal cancello ad aspettare i bambini che escono si è in 20 anziché in 50.
- Le insegnanti. Una buonissima parte della qualità della scuola è costituita dalla professionalità e dalla passione delle singole insegnanti, ma qui si tocca un tasto controverso, perché quella con gli educatori dei nostri bambini resta assolutamente una relazione fatta di affinità elettive, che hanno a che fare con la sensibilità personale e con le opinioni altrui, soggettive per definizione. L’unica considerazione che ci sentiamo di fare, è di valutare l’equilibrio esistente fra le insegnanti in termini di età ed esperienza, affinché l’entusiasmo e la voglia di sperimentare delle più giovani si fonda al valore dell’esperienza delle più mature.
- La struttura. Ad oggi, in questo paese, la scuola non gode certo di grande attenzione da parte delle istituzioni. Scordiamoci quindi strutture moderne, ecologiche e a risparmio energetico. La maggior parte delle scuole dell’infanzia fiorentine è ospitata in prefabbricati anni ‘60 o palazzine di inizio secolo , che poco hanno a che fare con l’edilizia sostenibile. Tuttavia, le condizioni generali di manutenzione possono variare molto, e un’occhiata alla qualità degli infissi, alle condizioni generali degli ambienti e alla presenza di sistemi di sicurezza, può orientarci dalla parte giusta.
- I progetti. Fatevi illustrare dalle insegnanti quali progetti speciali portano avanti con e per i bambini. La biblioteca interna, l’orto, le uscite per esperienze a teatro o in qualche museo, le attività teatrali, quelle musicali e quelle in cui sono coinvolti i genitori. Durante gli Open Days guardatevi attorno, fatevi spiegare le opere dei bambini, chiedete di vedere foto, o – se state valutando una scuola statale – visitate il sito dell’Istituto Comprensivo a cui appartiene.
20 Comments
salve, ripropongo una domanda fatta da Giacomo tempo fa: le domande per le scuole dell’infanzia comunali e statali sono in alternativa o si possono fare contemporaneamente verificando chi accetta la domanda? Facciamo domanda per entrambe e vediamo cosa succede? e inoltre, per le scuole dell’infanzia statali si fa domanda alla singola scuola che interessa o c’è un sistema di iscrizione centralizzato tipo quello del comune e poi si aspetta una graduatoria? grazie
Car* lele,
non è possibile fare due domande di iscrizione in contemporanea. Piuttosto, qualunque sia la scuola da te scelta, è sempre possibile e consigliabile indicare una seconda scelta, così che se nella prima non riuscissi ad entrare, verrà tenuto conto della tua preferenza. Ovviamente se la prima scelta è comunale, la seconda può essere statale (e viceversa) perché il sistema è unificato.
Rimangono differenze nel modo in cui si sottopone la domanda di iscrizione: mentre per le scuole comunali è necessaria una procedura interamente online, per le scuole statali si scarica un modulo dal sito del comprensivo di riferimento e lo si riconsegna alla segreteria della scuola.
Ti consiglio comunque di andare agli Open Day, che generalmente sono a gennaio. E fai attenzione: mentre per le scuole comunali si svolgono negli stessi giorni, e lo si viene a sapere per tempo dal sito del Comune, le scuole statali tendono a fissare giorni abbastanza random dandone notizia con scarso preavviso sul sito del comprensivo o direttamente sui cancelli delle scuole.
Credevo fosse impossibile entrare in una scuola d’infanzia con punteggio zero, invece non solo il mio bimbo è entrato all’Andrea del Sarto (invece che alla Carducci che gli sarebbe toccata di stradario) ma ho visto molti bambini nelle varie scuole entrati a zero punti. Quindi consiglio di tentare, esistono sempre le iscrizioni fuori termine con le quali è possibile iscrivere il pupo in un’altra scuola che ha ancora posti disponibili.
salve, che voi sappiate ci sono scuole montessoriane/ad indirizzo montessoriano a firenze? parlo di asilo nido. grazie
c’è la scuola FASOLO che si basa sui principi dell’educazione attiva, è la scuola più vicina alla filosofia montessoriana e l’unica che permette l’accesso alla classe sperimentale montessoriana delle elementari della scuola Don Milani.
C’è un video su youtube di presentazione.
Il mio bambino ha fatto il nido lì ed è stata un’esperienza completamente positiva, per le maestre eccezionali, gli ambienti grandi e luminosi, il mega giardino e soprattutto l’attenzione alla singolarità di ogni bambino.
Buongiorno,
Qualcuno mi sa dire quant’è il costo dell’assicurazione obbligatorio per la scuola dell’infanzia? Abbiamo ricevuto la lettera con il bollettino. L’importo da pagare è di 30 euro, detto contributo è utilizzato, oltre che per l’assicurazione obbligatoria, per l’ampliamento dell’offerta formativa e per ‘innovazione tecnologica.
L’anno scorso l’assicurazione era 10 euro.
Grazie.
Ciao Karen, purtroppo non sappiamo risponderti. Anche noi siamo in attesa di conoscere meglio il nuovo funzionamento delle Scuole dell’Infanzia comunali appaltate, anche per poter aggiornare questa guida in modo corretto.
Forse è una domanda da porre all’ufficio tariffe di Via Nicolodi (FI).
Qui a Campi è facile: se non hai tutti e due i genitori che lavorano e qualche santo in paradiso, semplicemente sai che il tuo bimbo è fuori da ogni graduatoria e se provi a fare domande per più scuole ti cancellano direttamente ogni domanda.
Aggiungo: è opportuno dotarsi in anticipo di due o più fratelli per far aumentare il punteggio
Non ho capito una cosa e chiedo aiuto in proposito: le domande per le scuole dell’infanzia comunali e statali sono in alternativa o si possono fare contemporaneamente verificando chi accetta la domanda? Noi vorremmo mandare nostra figlia alla Andrea del Sarto in San Salvi (comunale) ma penso che come vicinanza territoriale ci spetti la Giotto (statale). Come si procede in questi casi? Facciamo domanda per entrambe e vediamo cosa succede?
Ciao,anche io ero un po’perplessa a settembre scorso sull’inizio della scuola per mio figlio che non aveva neanche fatto il nido.Premetto che l’ho iscritto e tutt’ora frequenta la capponi,in viale matteotti.
Non andai all’open day per scelta,perché a me faceva troppo comodo che la scuola fosse quella…e quindi nel caso non mi fosse piaciuta ..beh sarei stata in pensiero giâ da allora!
Non sono d’accordo sul sistema delle classi miste che hanno lì alla capponi (in media 7 di 3 anni,7 di 4 e 7di 5 anni,per me utile solo alle maestre)…cmq il mio Diego siè integrato benissimo in nemmeno un mese e le maestre sono brave e propositive e si respira un clima di serenitá
Paola, il sistema delle classi miste di età è lo stesso in tutte le scuole comunali, ed è una scelta educativa. A compensare c’è poi il sistema delle “sezioni aperte”, quando i bambini di classi diverse vengono raggruppati per età perché lo svolgimento di certe attività lo richiede.
A me invece questo sistema piace, i bambini si confrontano, i più grandi imparano ad essere più pazienti coi piccoli, e i piccoli imparano….le parolacce 🙂 – ahah, scherzo, anche quelle, ma imparano tante cose guardando i più grandi.
Ciao è da questa mattina che siamo tristi e delusi, il nostro bambino di tre anni ha avuto oggi la sua prima esperienza alla scuola materna. era entusiasta e per la prima mezzora ( finchè non li hanno suddivisi per classe)ha giocato tantissimo con i bambini di tre anni che cominciavano come lui oggi, ad un certo punto tutti i bimbi di tre anni vengono chiamati a far parte di una sezione,di 27 mentre lui è risultato l’unico treenne in una classe di bimbi grandi la stragrande maggioranza 5 anni e 6 di 4 anni per un totale di 23 bambini.che facevano attività
(alfabeto) e non l’hanno lontanamente considerato, anzi.non avevano intenzione di fare amicizia con lui,la classe era formata da anni.mi chiedo come hanno potuto fare una cosa simile? ovviamente il suo entusiasmo è scemato, non vuole più andarci. che tristezza!
Rita, mi dispiace per il tuo bambino! Sembra in effetti che le classi non siano state formate in modo equilibrato. Ti consiglio di parlarne con le maestre, e di chiedere spiegazioni, perché sicuramente c’è un motivo.
Purtroppo non tutti gli anni i flussi di bambini di una certa età sono uguali. E’ presto per scoraggiarsi, in classe col tuo bambino ci sono bimbi che si conoscono al massimo da 1-2 anni…vedrai che le maestre, se glielo fai notare, lo aiuteranno anche a socializzare.
In bocca al lupo!
Ciao, grazie per il post. Noi abbiamo inserito la nostra bambina in una scuola materna con tre sezioni. Tutti i bambini di cognome straniero sono stati inseriti in una unica sezione. Ma non dovrebbe esserci una ripartizione equa nelle tre classi, cosí da essere meglio integrati?
salve a tutti, consigli su una buona scuola dell’infanzia in zona campo di marte?a noi spetterebbe la Carducci ma non riesco a capire se funziona bene oppure è troppo grande/dispersiva..la conoscete?consigli per altre scuole nella zona anche private (so dell’istituto delle suore in via marconi, qualcuno lo conosce??), grazie mille per la collaborazione
All’inizio mi pareva una buona idea, questa dell’Open Day. Poi però quando ho capito che hai reali possibilità di essere preso solo nella scuola che ti spetta da stradario, mi chiedo che senso abbia fare tutte queste visite, se non farti salire la rabbia di non poter andare nella scuola che ti è piaciuta di più, nonostante sia dietro casa.
Spippi, neanche io sono del tutto convinta del sistema che in qualche modo ci “obbliga” a restare orientati sulla scuola di stradario; però è anche vero che la scelta in molti casi si presenta fra scuola comunale e statale dello stesso quartiere; e se anche la scelta fosse limitata allo zero, l’Open Day serve comunque a farsi un’idea della scuola. Per quanto riguarda lo spostarsi di zona, non è del tutto impossibile riuscire a entrare in una di quelle a cui non si appartiene, sempre che ci siano dei motivi reali – ad esempio un genitore che lavora in zona.
Sicuramente la disponibilità dei posti varia di anno in anno – quindi non demordere!
alcuni open day mi sembrano francamente ridicoli: se durano un’ora dovrebbero chiamarli open hour. E poi con così poco preavviso chi lavora difficilmente si riesce a organizzare…
Salve. Al momento risediamo all’estero ma da settembre a dicembre saremo a Firenze per il lavoro di mio marito. Mi chiedevo se mio figlio ( che ha la citradinanza italiana) avrà diritto di frequentare la materna una volta li. Compirà 3 anni questo Maggio. Grazie Mille.