Il Museo di Storia Naturale dellUniversità degli Studi di Firenze è suddiviso in differenti sezioni disseminate nel territorio della città.
Il Museo “La Specola”, oggi Sezione di Zoologia, fondato dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, fu aperto al pubblico nel 1775 ed è il più antico museo scientifico dEuropa. Contiene la più grande collezione al mondo di cere anatomiche, circa 3.000 reperti osteologici ed oltre 3 milioni e mezzo di animali, di cui circa 5.000 esposti al pubblico.
Salone degli scheletri o collezione osteologica, di enorme interesse scientifico, è una delle più importanti dItalia, ancora oggi costantemente incrementata e assiduamente consultata da zoologi e paleontologi italiani e stranieri. In questo salone, di 40 metri per 7 e con più di 120 vetrine su due piani, è conservata la maggior parte dei reperti osteologici posseduti dal Museo, soprattutto di mammiferi. Tra le molte rarità si possono ammirare il rinoceronte della Sonda, il tilacino (o tigre della Tasmania), lechidna, lornitorinco e vari formichieri.
La Collezione zoologica presenta un percorso sistematico che parte dagli invertebrati, dove sono esposti alcuni rappresentanti dei principali Phyla (tipi) di questo raggruppamento composito, che nel suo insieme comprende circa il 90% delle specie animali viventi sul nostro pianeta. Il percorso segue con le sale dedicate ai Mammiferi che sono articolate secondo un criterio sistematico. Tra le più interessanti quella dedicata a ungulati e Carnivori; qui spicca la grande vetrina centrale degli erbivori africani. Una buona parte della collezione è dedicata agli Uccelli con molti esemplari dellavifauna italiana comprendendo quasi tutte le specie del nostro Paese. Alcuni esemplari hanno un notevole valore scientifico poiché appartengono a specie non più presenti in Italia o di comparsa accidentale. Una sala contiene alcuni esempi di nidi mentre nelle successive è presente una rappresentanza di Uccelli appartenenti ai vari ordini e famiglie di tutto il mondo.
Il resto del percorso comprende rettili e anfibi mentre le ultime due sale sono dedicate ai Pesci. Nel settore dei Rettili, di particolare interesse storico è la presenza di una mummia di coccodrillo proveniente dallEgitto e portata a Firenze nella prima metà dell800.
Collezione Cere Anatomiche, ubicata nelle sale seguenti quelle della Collezione Zoologica, fu voluta dal Granduca Pietro Leopoldo e dal primo Direttore del Museo Felice Fontana e fu concepita come un trattato tridimensionale per insegnare lanatomia, poiché è composta da pezzi in cera, dai disegni a tempera e dalle relative spiegazioni.
In quasi un secolo (1771 – seconda metà dell800) fu creata unenorme quantità di preparati. Oltre alla collezione visibile alla Specola (562 teche che racchiudono gli oltre 1.400 pezzi), esistono infatti vari altri gruppi di opere provenienti dallofficina ceroplastica fiorentina, come le cere di botanica e quelle di anatomia comparata, comprendenti anche preparati microscopici e, per conto dellArcispedale di Santa Maria Nuova, una gran quantità di modelli di anatomia patologica, documento inestimabile sulla medicina e la patologia di quei tempi, tuttora conservate presso lomonimo Istituto dellUniversità a Careggi e, in parte, al Museo di Storia della Scienza. Tra tutte queste sale di grandissimo interesse artistico e storico è la saletta dedicata alle opere di Gaetano Giulio Zumbo (1656-1701).
La Tribuna di Galileo è un raro esempio di stile neoclassico in città. Fu inaugurata nel 1841 dall’ultimo granduca, Leopoldo II di Lorena, per il III Congresso degli Scienziati Italiani, e presenta una grande statua di Galileo ed alcune pitture dedicate al sapere scientifico (per esempio di Nicola Cianfanelli).
Il Torrino de la Specola, comprende una delle parti più interessanti che ripercorre la storia del Museo: al suo interno sono esposte le collezioni cristallografiche di Stenone, gli strumenti astronomici ottocenteschi che avevano sede a La Specola e le cere botaniche.