Quando nasce un bambino ci sono una serie di adempimenti burocratici da assolvere, oltre ad una serie di accorgimenti e precauzioni importanti da prendere per iniziare questo meraviglioso viaggio nel migliore dei modi!
Dalla nascita di vostro figlio/a avete tre giorni di tempo per dichiararne la nascita recandovi presso la Direzione Sanitaria dell’ospedale dove il bimbo è nato, o presso l’Ufficio Dichiarazioni di nascita, che provvederà a comunicarla all’Ufficiale di Stato Civile del Comune da voi indicato. È sufficiente un documento di identità di entrambi i genitori, ma se siete sposati basterà il papà per sbrigare questo adempimento, portando anche il documento della mamma.
Effettuata la registrazione, sarà compito dell’Ufficio di Stato Civile comunicare all’Ufficiale dell’Anagrafe che il bimbo è nato, ma voi non dovete far niente, perché il tutto avviene automaticamente.
Se invece dopo tre giorni state ancora discutendo se sia più opportuno dargli il nome del nonno o quello dello zio, avete fino a 10 giorni dal giorno successivo al parto per recarvi:
- all’Ufficio di Stato Civile del comune di nascita del bambino;
- all’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza dei genitori se è diverso rispetto a quello di nascita;
- all’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza della mamma, se è diverso da quello del papà.
- All’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza del papà, se diverso da quello della mamma, ma in questo caso il neonato verrà comunque iscritto all’anagrafe del Comune di residenza della mamma.
Qualunque di queste 4 opzioni scegliate, ricordatevi di portare con voi l’Attestazione di nascita, rilasciata dall’ostetrica o dal medico.
Se invece è solo la mamma a riconoscere il bambino, deve essere lei a denunciarne la nascita, mentre il solo padre naturale non è sufficiente.
Il passo successivo, altrettando impellente per la necessità di scegliere e vedere in tempi brevi il pediatra, è l’iscrizione all’anagrafe tributaria. Ebbene sì, appena nati i nostri pargoli hanno subito bisogno del Codice Fiscale, che nel Comune di Firenze può essere richiesto direttamente presso la ASL di residenza del bambino, che sul momento rilascerà il libretto sanitario cartaceo, al quale seguirà la spedizione a casa del vero e proprio Codice Fiscale. Questa tessera plastificata riporta il codice fiscale e funge anche da tessera sanitaria nazionale e tessera sanitaria europea: dà accesso gratuito alle prestazioni necessarie sul territorio nazionale italiano e su quello dei Paesi dell’UE. Per il rilascio del Codice Fiscale è sufficiente un certificato di nascita o una autocertificazione del genitore. Contestualmente, sarà possibile effettuare la scelta del pediatra, fra quelli disponibili sulle liste fornite dall’azienda sanitaria. Ricordate che il primo controllo è consigliato già nelle prime due settimane di vita del bambino, quindi provvedete al più presto!
Nei primissimi giorni di vita a casa del vostro bambino, saranno tante le cose a cui pensare, e potrebbero assalirvi numerosi dubbi sul suo accudimento. Per non lasciare sole le mamme, le ASL di quartiere offrono la possibilità di ricevere una visita a casa da parte di un’ostetrica, oltre a svolgere la loro regolare attività di assistenza gratuita presso i consultori. Trattandosi di un servizio pubblico molto richiesto, talvolta potrà essere necessario aspettare qualche giorno, ma se credete di averne seriamente bisogno, è possibile contattare direttamente le ostetriche qualche giorno prima del parto, e accordarsi in anticipo. Vi verrà chiesto di richiamare dall’ospedale a parto avvenuto, e in tal modo le ostetriche avranno il tempo di organizzarsi per una visita domiciliare più tempestiva.
A meno che non vi siate già organizzate con una professionista privata, questo è davvero un buon servizio che vale la pena sfruttare per ricevere un parere professionale in giorni delicati come quelli del puerperio.
Ricordiamo inoltre che presso tutti i punti nascita è disponibile un servizio di assistenza all’allattamento, che rappresenta una risorsa preziosissima per ricevere consigli utili alle neo-mamme. Chiedete alle vostre ostetriche al momento della dimissione!
Sul fronte più burocratico, sarà utile ricordare che la nascita del vostro bambino porta con sé nuovi diritti e nuovi doveri. Innanzi tutto dovrete provvedere a informare il vostro datore di lavoro, o il vostro ente previdenziale se siete libere professioniste, della nascita del vostro bimbo. In questo modo sarà possibile determinare la durata del congedo di maternità e la relativa retribuzione. Contestualmente, non scordatevi di mettervi in contatto con l’INPS per avere indicazioni sulla possibilità di ricevere gli Assegni al Nucleo Familiare. Se la vostra situazione reddituale lo consente, ne avrete diritto. Se invece già li percepite perché non siete al primo figlio, sarà importante comunicare la vostra nuova situazione familiare, per ricevere il giusto adeguamento degli importi.
Altrettanto importante ricordarsi di aggiornare il proprio ISEE, se e quando se ne fa uso per ottenere agevolazioni tariffarie per certi servizi pubblici, come ad esempio l’asilo nido, o la mensa scolastica. L’adeguamento, se correttamente comunicato, scatta anche retroattivamente, a partire dalla data in cui la vostra situazione familiare cambia, ossia quando nasce il vostro bambino.
questa parte non si capisce è scritta molto molto male
“È sufficiente un documento di identità di entrambi i genitori, ma se siete sposati basterà il papà per sbrigare questo adempimento, portando anche il documento della mamma.”