Parliamoci chiaro: se state leggendo questo articolo molto probabilmente l’allattamento per voi non è una vera e propria passeggiata e vi state chiedendo se vale veramente la pena di fare tanta fatica quando, nella società di oggi, abbiamo a portata di mano e di portafoglio delle semplici e facili risorse alternative.
Eccomi qua, mi presento. Sono una mamma che ha allattato al seno per un totale di 24 mesi in 2 gravidanze e non senza difficoltà: ingorghi mammari con febbre, ragadi, notti insonni a go-go.
Nonostante questo mi ritengo una ferma sostenitrice dell’allattamento al seno, possibilmente prolungato oltre il periodo del divezzamento e, soprattutto, a richiesta. Un po’ alla costi-quel-che-costi.
È scientificamente provato che il latte materno sia un toccasana per il sistema immunitario e che favorisca lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso. Ciò nonostante, vuoi per i frequenti intoppi iniziali, vuoi per i pregiudizi che si tramandano di generazione in generazione, è facile cader preda di una certa insicurezza nei primi giorni dopo il parto, della stanchezza, della voglia di ritornare velocemente al proprio stile di vita, rischiando cosí di lasciarsi prendere dal desiderio di abbandonare tutto alle prime difficoltà.
Io, come dicevo, ho tenuto duro, non solo grazie alla mia notoria testardaggine, ma anche grazie al sostegno che ho ricevuto dalle ostetriche della ASL del Quartiere 2, come già descritto in questo articolo di Firenze Kids, alle quali ho fatto riferimento più volte nelle prime settimane, e ai consigli delle consulenti della Leche League Italia, un’associazione di volontariato formata da mamme che si occupano di dare informazioni, ascolto, chiarimenti ed aiuto a tutte le mamme che vogliono allattare il proprio bambino, sia attraverso una disponibilità telefonica continua, sia grazie a regolari incontri mensili. Gli incontri della Leche League sono gratuiti ed aperti a tutti, e si può arrivare e andare via quando si vuole. Ovviamente i bambini sono gli ospiti d’onore!
E anche dopo, a mano a mano che i miei figli crescevano, è stata una lotta insistere con l’allattamento, quando entrambi chiedevano ad ogni ora della notte il seno, quando le persone attorno ti consigliavano vivamente di smettere di allattare e passare al latte artificiale perché “probabilmente il tuo latte è poco sostanzioso e non gli basta più”, quando sono spuntati i primi dentini e, quando meno te l’aspetti, ti becchi un morso che ti fa saltare sulla sedia e ti domandi perché continui…
Eppure loro crescevano bene e molto; eppure il divezzamento è andato liscissimo e l’allattamento non ha interferito con l’integrazione dei cibi solidi; eppure, alla fine, nonostante le ore mancate di sonno, era così comodo poter avere sempre il mio latte a disposizione e, soprattutto, io e loro eravamo felici. Quell’incontro di sguardi, quel sorriso che nasceva e quella complicità cancellavano in un attimo tutta la stanchezza accumulata e ripagavano tutti gli sforzi fatti.
Perché l’allattamento è una bellissima storia d’amore tra una mamma e il suo bambino ma, come ogni rapporto, anche questo ha i suoi equilibri naturali che devono essere rispettati. Così come le volontà di entrambi.
Mi rendo conto che la tendenza generale degli esperti del settore (ostetriche, ginecologi, consulenti per l’allattamento) sia quella di non valutare sempre le esigenze caso per caso e, dunque, di non fornire un sostegno completo all’allattamento, ma di agire e ragionare per partito preso.
Questo atteggiamento può spesso instillare in una neo-mamma il senso di colpa o di sconfitta se, per qualsiasi motivo, non dovesse essere in grado di portare a buon fine il suo “compito”.
È bene allora ricordare che ogni mamma ha il diritto, e non il dovere, di allattare.
Ritengo che un vero professionista sia colui che fornisce delle giuste indicazioni alla mamma, che la sostenga anche psicologicamente con il supporto di cui ha bisogno, illustrandole i vantaggi e le sfumature di ogni scelta, sempre nel rispetto delle sue capacità e dei suoi limiti.
Insomma, io voto SÌ all’allattamento, a patto che si tratti di un allattamento sano, sereno e voluto dalla mamma e dal suo bambino.
La prima settimana di ottobre si celebra la Settimana Mondiale dell’Allattamento in Italia ed in Europa. Ulteriori informazioni sul sito del MAMI Movimento Allattamento Materno Infantile.
2 Comments
Non posso non sottoscrivere ricordando che al contrario della maggior parte dei pareri contrari, si possono allattare felicemente anche due gemelli 🙂 !
Lungi da me il propormi come voce autorevole in un argomento che non mi può competere più di tanto (a-ehm…) però da padre vorrei sottolineare qualche importante vantaggio dell’allattamento al seno:
1. è gratis
2. la pappa è sempre pronta, sempre alla temperatura perfetta, sempre digeribile
3. i seni della madre, come dire, ecco, assumono un aspetto molto tonico e salubre, tale da gratificare tutta la famiglia (più pulita di così non riuscivo proprio a dirla, scusate…)
Anche per me viva la tetta tutta la vita (quando è possibile, ovviamente).
😉